Shanghai alla scoperta della città
Lasciamo Xi’an prestissimo, alle 5.40 ci incamminiamo con i nostri zaini per raggiungere l’autobus diretto all’aeroporto, che per puro caso abbiamo scoperto ieri passeggiando. Pensavamo di fare solo un tratto a piedi per poi prendere la metro, ma è ancora troppo presto, così c’è la facciamo tutta a piedi. Ormai non è un problema, camminiamo così tanto che i km passano senza accorgercene; unico inconveniente è che piove leggermente. Prendiamo il pullman al volo e via, verso l’aeroporto. Il volo con la Hainan dura un paio d’ore e a bordo il servizio è ottimo, ci servono pure la colazione.
Arrivati a Shanghai prendiamo il mitico e tanto sognato, soprattutto da Rick, MAGLEV, un treno a levitazione magnetica. Prima di partire si solleva leggermente dai binari e praticamente plana alla velocità di 300 km/h e le curve sono paraboliche, sembra di essere in un film del futuro!
In men che non si dica siamo in città. Prendiamo la metro e arriviamo al nostro SUPER HOTEL. Stavolta ci trattiamo proprio bene. Siamo al dodicesimo piano e abbiamo una stupenda vista sulla parte vecchia alle cui spalle spuntano mega grattacieli.
In città le zone da vedere sono tante, dal super moderno alle vie rimaste intatte della parte vecchia.
Nanjing road e la più vitale e moderna, piena di negozi, vita e giganti centri commerciali.
Poi il Bund, la zona storica sulla baia, da dove andiamo a vedere la spettacolare vista su Pudong, la zona finanziaria e modernissima con i suoi fantascientifici grattacieli, un’esplosione di luci. La vista è mozzafiato, il futuro nel presente! E pensare che poche decine di anni fa questa vista era completamente diversa, praticamente nulla di tutto ciò!
Poi ci sono i Giardini Yuyuan, bellissimi, in stile Ming, che dovrebbero essere luogo di meditazione e di estremo rilassamento. Ci siamo imbattuti in questo giro di domenica e tutto ci ha dato tranne che pace e serenità, la folla di turisti cinesi era senza fine, una vera fiumana. Ogni tanto vedevamo dei mega gruppi fermi e in fermento, cosa stavano facendo? Si facevano fare le foto da un fotografo del sito, con quelle posizioni “plastiche” terribili e poi gliele consegnavano incorniciate su quadretti fluorescenti, ancora più terribili! Ai cinesi piacciono da impazzire queste cose, vanno matti anche per le foto a tema con tanto di abiti a disposizione da poter indossare, della Cina imperiale o del periodo della guerra.
Fortunatamente di questo tipo di giardini ne abbiamo visti già diversi e probabilmente ne vedremo ancora.
All’uscita dei giardini c’è il bazar di Yuyuan, che si sviluppa all’interno degli edifici storici, più o meno, qualcuno sembra un po’ ricostruito. Comunque carino da girare. Naturalmente la parola d’ordine per tutti gli acquisti in Cina è CONTRATTAZIONE, è consigliabile partire da circa un terzo di quanto “sparato”, si arriverà a circa la metà di quanto richiesto. L’unica cosa un po’ scocciante per me, è che non puoi chiedere un prezzo per curiosità, si innesca un’immediata estenuante contrattazione, per cui se una cosa non ti interessa al 100%, meglio non chiedere!
Altra zona assolutamente da vedere e a cui dedicare un po’ di tempo in pieno relax è la concessione francese, una zona rimasta intatta fatta di abitazioni a due piani e vicolini stretti, in cui la vita sembra scorrere più lentamente. La zona è piena di locali molto carini, tanti ristoranti e bar dove bere qualcosa. Vediamo un sacco di nomi italiani!
Ci spingiamo fino alla carinissima zona di Tianzifang fatta di minuscole vie piene piene di negozietti e anche qui localini carinissimi. La gente non manca, le viette brulicano di gente, ma l’effetto bomboniera del posto, e le calde luci della sera rende il tutto molto romantico e tranquillo.
Altro bel passatempo di Shanghai, è lo shopping con i suoi incredibili centri commerciali a 5/6 piani!
La parte più divertente è stata quella nei centri di elettronica, abbiamo girato il Digital Plaza e il Metro City, dove trovi una miriade di banchi, una sorta di fiera, con di tutto di più! Anche qui per comprare qualcosa devi fare le comiche per contrattare.
Un’altro centro commerciale particolare è quello del cibo, nel bel mezzo di Nanjing road, una specie di Eataly, dove si vedono delle cose assolutamente sconosciute, una serie di verdure e pesci essiccati, fino ad arrivare agli incredibili funghi “caterpillar” che sembrano dei fiori con al posto dei petali tanti tentacolini. Dal prezzo dovrebbero essere proprio pregiati, più del nostro tartufo bianco, tipo che un una scatolina poteva arrivare a costare anche 6.000 euro. Ma chissà che ci si farà?
Come praticamente in tutti i centri commerciali, gli ultimi piani sono dedicati a ristorantini o take a way e noi avevamo trovato il “nostro” localino dove abbiamo mangiato divinamente i noodles, io in zuppa, Rick saltati, ma comunque eccezionali!
Questa città è riuscita ad affascinarmi, pur non essendo affatto una amante delle grandi città. Abbiamo girato tranquillamente con la metro e tantissimo a piedi, non abbiamo mai avuto una benché minima sensazione di non sicurezza, una città veramente tranquilla e vitale e con un po’ di dispiacere la lasciamo per spostarci nello Guangxi!