Stamattina ci spostiamo di nuovo, lasciamo Kochi ed in due ore e mezza circa arriviamo ad Alleppey, dove prenderemo una houseboat con cui navigheremo sugli splendidi canali delle backwaters. Saliamo a bordo, ci viene presentato il mini equipaggio, il “capitano” un ragazzetto poco più che ventenne, il cuoco altrettanto giovane ed un omino, tuttofare. La barca sembra proprio una casa con tanto di soggiorno e divani a poppa, dignitosissima camera da letto con bagno e poi la cucina. Appena lasciati gli zaini in camera fa capolino, secondo me per farci capire che era un inquilino stabile della barca, un gigante scarafaggio dai colori rossastri che, svicola tra i miei piedi nudi, naturalmente anche qui rigorosamente scalzi, esce dalla camera, rientra di corsa e si va ad infilare in una fessura del muro. Da quel momento, nonostante ogni volta che io entrassi in camera lo cercassi, non si è più visto per tutta la nostra permanenza. Salpiamo immediatamente ed iniziamo la navigazione, in questo scenario incredibilmente bello. I canali sono circondati da una rigogliosissima vegetazione di alberi da frutto e palme.
Dopo un’oretta scendiamo ed acquistiamo del pesce freschissimo appena pescato, quindi vivo, per la cena. Scegliamo dei gamberi enormi che, ci dice il venditore, destinati alla sola esportazione, in quanto per loro troppo costosi e un gigante granchio. Ripartiamo immediatamente per poi fare la sosta per il pranzo. “Parcheggiamo” lungo un canale alle cui estremità si estende, a perdita d’occhio, un campo giallo di riso, pronto per la raccolta. Ci servono dei piatti assolutamente squisiti, pesce alla griglia, riso, lenticchie e verdure, insalatina di cipolla, peperoncini e pomodoro e, tante altre pietanze difficili da spiegare. Arrivati a oltre metà del viaggio, come sempre, le nostre attenzioni per il cibo crudo, sono inesistenti, per cui senza preoccuparci minimamente, mangiamo di tutto! A pancia piena, anzi pienissima, decidiamo di addentrarci nei canali più stretti affittando una mini barca di legno con relativo barcaiolo. Lo spettacolo è incredibile, i piccoli canali sono disseminati di abitazioni, ognuna delle quali ha accesso diretto al canale e ci rendiamo conto di quanto sia vitale questa acqua per le famiglie. Vi lavano i panni, i piatti e le stoviglie, la usano come doccia, si insaponano indossando i loro abiti tradizionali e poi si immergono per sciacquarsi, ci si lavano i denti e non so quanto altro ancora.
Sta di fatto che i canali brulicano di vita e di movimento. La vegetazione è ancora più rigogliosa dei grandi canali, vediamo per la prima volta la pianta del mango ed i frutti ancora acerbi, Rick viene letteralmente attaccato da una formica rossa di quelle giganti, da noi inesistenti, le si attacca ad un dito della mano mordendolo, tanto da non riuscire a staccarla se non uccidendola! Io penso subito che in quella “giungla” potrebbero esserci le brutte bestie tanto odiate da me, i “ragnoni”, ma poi mi dico che è meglio non cercarli e far finta che non ci siano! Il nostro barcaiolo dai lunghi baffi è estremamente buffo e simpatico, non parla inglese, ma ogni tanto attira l’attenzione di Rick, con fare da cartone animato, dicendogli “Sir very nice?”
Tornati sulla “nostra casina mobile”, riprendiamo la navigazione per tutto il pomeriggio. Le backwaters sono oltre 900 km di canali, per cui potremmo starci una settimana!!
Al tramonto ci fermiamo al lato di un canale, dove trascorreremo la notte. Gli abitanti hanno creato a rete di mulattiere che costeggiano i canali e le loro abitazioni. Andiamo così a sgranchirci facendo un bel giro. Possiamo osservare da vicino le case in cui vivono, rimaniamo esterrefatti, molte delle abitazioni, esternamente decorose, all’interno sembrano dei rimessaggio fatto di 2/3 stanze in cui si vedevano oggetti in terra ed unico arredamento un letto fatto con le corde e senza materasso. Qualcuno oltre a ciò aveva la TV. La cosa ancora più sconvolgente è che ci abitavano famiglie con almeno 3-4 figli. Che dire, questo fa veramente riflettere! Incontriamo diversi abitanti e delle bambine che ci salutano, regalandoci dei meravigliosi fiori.Tornati alla barca, il tempo di una doccia e la cena è servita.
Il pesce acquistato questa mattina è “supremo” così come tutte le altre pietanze! Ho capito, al ritorno da questo viaggio, dovremo metterci a dieta! Unico neo o meglio particolarità, è che essendo in un canale con il farsi notte, ogni minima luce attrae migliaia di zanzare, per cui trascorriamo la serata completamente al buio, io leggendo il mio libro”elettronico” Rick guardandosi un film con il tablet!
Ah… io in questo buio totale, senza farmi accorgere, ho indossato le infradito, il terrore di pestare lo scarafaggio o altro mi terrorizzava alquanto.