Arriviamo a Nazca di notte e ci trasferiamo all’Hostal Camiluz dai Mitici Signor Fernando e la Sigora Maria.
Anche se tardi vogliamo fare un uscita per cenare ma Chiara inizia a non sentirsi bene, la prendiamo in un primo momento con l’autobus e quindi ci mettiamo comodi sul letto per riposarci un po’. Dopo le prime due vomitate al bagno e le scariche di diarrea a raffica come se fosse acqua capiamo subito che non si tratta dell’autobus, ma della solita maledizione di Montezuma, la cacarella del viaggiatore!!!
Chiara passa la notte in bianco e io cerco per quanto posso di farle da infermiere, la mattina decidiamo che non è proprio il caso di andare a fare nessuna escursione ma è meglio stare a letto, le uniche forze che sono rimaste a Chiara sono quelle per andare al bagno, la signora Maria consiglia a Chiara un bel Mate de Coca e così sentiamo questa famosa tisana di foglie di coca che se leggi tutte i benefici che ha ti chiedi come mai da noi non la producono eheheh…
Verso l’ora di pranzo su consiglio della signora Maria andiamo a prendere l’Elettrolight, una bevanda reintegrante tipo gatorade ma più forte che piano, piano la rimetterà in sesto.
Nel pomeriggio decidiamo di andare a vedere con Marcos, il referente per l’hostal Camiluz di Yolanda il cimitero di Chauchilla, pieno di tombe e scheletri intatti ancora nelle posizioni originali e con i vestiti e le ornamenta dell’epoca. Un posto veramente interessante, reso ancora più mistico grazie al deserto e al posto dove si trova.
In serata rientriamo a casa e decidiamo di uscire a cena, ma dopo mezz’oretta in camera inizio a non sentirmi bene io… indovinate, senza che sto a ripetermi inizo la stessa sorte della sera prima di Chiara, andiamo… a letto devastati!!
Ci svegliamo la mattina, Chiara si sta riprendendo io sto veramente di m…..!
Decidiamo comunque di andare a vedere le linee di nazca in aereo (o adesso o mai più).
Partiamo come due zombi, due ragazzi italiani conosciuti la stessa mattina nell’Hostal ci guardano in un modo pietoso, facciamo veramente paura!
Arriviamo all’aeroporto di nazca dove sono posteggiati questi micro aeroplani carretta, che ti portano a vedere le linee.
Partiamo con il pilota, il copilota ed altri 3 turisti.
Le linee sono inquietanti e pensi a come possa un popolo così antico aver fatto cose del genere e sopratutto PERCHE’???
La cosa che pensavo io oltre alle linee di nazca era come riuscire a non vomitare, perchè oltre ad avere lo stomaco in uno stato pietoso grazie al signor. Montezuma, il pilota per riuscire a farci vedere le linee faceva delle virate incredibili, unite ai vuoti d’aria era un mix infernale.
Appena tutti contenti a salutare il pilota e ringraziare il copilota che ci ha fatto pure da guida io lo ringrazio modello fantozzi, correndo al bagno e non riuscendoci tanto ad arrivare che mezza vomitata la faccio a bordo pista…
Verso l’ora di pranzo pensiamo di rimandare la tratta in pulman che abbiamo alle 14.30 per Arequipa visto il mio stato ma dopo aver parlato con Fernando, ci incoraggia a non scombinare i piani, altrimenti dovremmo fare un macello incredibile con i biglietti dell’autobus, che oltretutto è anche la tratta più lunga di tutto il viaggio, 9 ore.
Ci rifornisce di pasticche contro la diarrea del viaggiatore e ci da molti consiglio su cosa mangiare e cosa fare per riprenderci, ci racconta di aver avuto una farmacia per 20 anni.
Incoraggiati prendiamo l’autobus per Arequipa, stavolta non cruz del sur ma oltursa, siamo un pochino ansiosi per questo cambio visto che con cruz del sur ci siamo trovati benissimo e sembrava di viaggiare su una limousine.
Arriviamo alla stazione alle 14.00 circa 45 minuti prima, accompagnati dal signor Fernando che ringraziamo di cuore, e ci rendiamo conto che l’autobus era già li che aspettava noi!!! Appena saliti parte, 45 minuti prima!!! Gli orari qui sono un mistero.
Ci fanno accomodare sul nostro scompartimento e appena si apre la porta ci rendiamo conto che Oltursa è anche meglio di Cruz del Sur, ci sono dei sedili che vi assicuro li abbiamo visti solo nella business class degli aerei, tanto che 9 ore di autobus scorrono talmente velocemente che ci dispiace essere arrivati ad Arequipa e ringraziando il cielo io sto già meglio e non sono mai dovuto andare in bagno in autobus.
Ad Arequipa è quasi mezzanotte, prendiamo un taxi ed arriviamo al nostro Albergo, finalmente andiamo a letto…
Chiara in formato Zombie
Un Hostal di un Peruviano che vive… indovinate dove???
Una delle tombe del cimitero di Chauchilla
Lo scheletro di uno sciamano, ancora si notano i capelli lunghissimi
I piloti sull’aereo per il sorvolo delle linee di Nazca
Una delle tante fantastiche linee di Nazca sorvolate
Chiara in assetto da guerra!!!