La strada della morte

Sveglia alle 5 ma praticamente abbiamo dormito a tratti per l’emozione di affrontare una delle esperienze che da una vita sognavamo di fare, la strada della morte in mountain bike in bolivia, la strada più pericolosa del mondo, un downhill di più di 3000 metri di dislivello e oltre 60 chilometri lungo, si parte a 4800 metri in mezzo ai ghiacciai e si arriva nella foresta amazzonica, dai -3 gradi ai oltre 32, una vera FOLLE esperienza.
La strada non va presa alla leggere e se si chiama “Ruta de la Muerte” un motivo ci sarà, sono morte qui più persone di quante uno si possa immaginare sia su mezzi a motore che in bici, l’ultima risale a poco tempo fa, una turista francese che per riuscire a far passare un camion si è spostata all’indietro con la bici cadendo nel burrone, e qui il burrone è uno strapiombo dritto di oltre 2000 metri di altezza, insomma non la racconti di certo.
La cosa assurda che oltre ad averla fatta in discesa in bici, l’abbiamo fatto a tornare su con il pulmino, forse quest’ultima è stata l’esperienza più drammatica, non si può minimamente raccontare.
Vi lasciamo alle foto per riuscire a cogliere almeno in minima parte le emozioni che abbiamo provato.


Chiara in assetto da guerra per il Downhill più pericoloso del mondo!!!


Il nome della bici di Chiara non poteva essere più adeguato!


Una sosta lungo il precipizio di 2000 metri… non proprio rilassante


Il bello che sulla strada non passano solo le bici!!!


Una curva parabolica… però occhio a non prenderla larga…


Chiara impegnata nella discesa… sembra un pochino concentrata…


Appena arrivati nella foresta Chiara viene attaccata da una scimmia, poteva capitare solo a lei!!!


Una black monkey, una vera meraviglia e una tenerezza incredibile


I colori della foresta amazzonica sono incredibili


Il nostro mitico pulmino d’appoggio…

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